Perché la Belarus ha permesso alla Russia di attaccare l’Ucraina dal suo territorio?
Il giornalista Dzmitry Gurnevich ha pubblicato una risposta motivata a coloro che indiscriminatamente incolpano la nazione bielorussa per la complicità nell’attacco di Putin all’Ucraina. Ecco una sintesi delle sue argomentazioni.
In Belarus non esiste un governo legittimo almeno da novembre 2020. In Belarus governa un regime fantoccio pro-Mosca, che non decide più nulla. La stragrande maggioranza dei bielorussi è contro il regime fantoccio. Lo hanno dimostrato le proteste del 2020, le più grandi in Europa negli ultimi decenni. I bielorussi sono stati uccisi, picchiati e torturati. Più di mille persone si trovano nelle carceri, circa 50 mila hanno subito repressioni.
La protesta è fallita perché Putin ha sostenuto Lukashenko ed è diventato la sua unica garanzia. Successivamente, nel Paese è iniziato il terrore, simile a quello negli anni ’30 (in URSS – nota di Voice of Belarus). Si rischia di finire in galera per un like, un commento, una parola imprudente. Le forze dell’ordine perseguono le persone per qualsiasi dissidenza, hanno persino chiuso le organizzazioni di ornitologia e di protezione degli animali solo perché qualcuno in queste organizzazioni è contro il regime. Ogni giorno in Belarus continuano arresti e le persone vengono maltrattate. In una tale atmosfera, organizzare la resistenza richiede molto tempo. Ma questo lavoro continua.
La Belarus è sotto occupazione.Se il governo è illegittimo, nessuno aveva il diritto di far passare i russi attaverso la Belarus. Putin ha occupato la Belarus. Ma permette a Lukashenko di chiamarsi il presidente di dell’indipendente Belarus. I bielorussi si preoccupano dell’Ucraina e stanno pregando per essa.
I bielorussi raccolgono denaro per i rifugiati, l’esercito ucraino, i bielorussi combattono nelle file dell’esercito ucraino. Un bielorusso è stato tra i primi morti a Maidan, i bielorussi sono morti per l’Ucraina durante la guerra.
I bielorussi, che hanno testa e coscienza, capiscono che senza un’Ucraina libera non esisteremo.