L’ex candidato alla presidenza Viktar Babaryka è in prigione ormai da un anno
L’ex capo della «Belgazprombank», Viktar Babaryka, era un candidato popolare per la campagna presidenziale del 2020, tuttavia non è stato ammesso alle elezioni. Ormai da un anno le autorità tengono in prigione lui, suo figlio e alcuni soci. Babaryka è stato arrestato poco più di un mese dopo aver annunciato la propria intenzione di candidarsi alla presidenza della Bielorussia. Viktar Babaryka, un banchiere di successo e un noto filantropo, è riuscito a raccogliere circa 425 mila firme a proprio sostegno.
Viktar ed Eduard Babaryka, così come altri imputati nel caso, sono stati riconosciuti come prigionieri politici. Ora dietro le sbarre ci sono anche la coordinatrice del quartier generale di Babaryka, Maria Kalesnikava, e l’avvocato del quartier generale, Maksim Znak. Nella sua intervista per corrispondenza a RBC, Babaryka ha affermato che in Bielorussia è possibile uno scenario di cambio di potere, simile a quello che è successo in Romania nel 1989, ma nessuno, Russia compresa, ne trarrà beneficio. La Russia potrebbe assorbire la Bielorussia entro il 2024 come unico creditore dello Stato, ritiene il prigioniero politico.