Le prigioniere politiche del carcere in via Akrestsina hanno proclamato lo sciopero della fame a causa delle condizioni di detenzione insopportabili
In una cella a due posti del carcere in via Akrestsina dieci donne detenute per motivi politici stanno tenendo lo sciopero della fame dalla sera del 3 novembre 2021, nella stessa cella è detenuta una senzatetto.
Da metà ottobre, l’amministrazione del carcere ha iniziato a esercitare ulteriori pressioni sulle donne della cella n. 15. Alle donne sono stati tolti tutti i soprabiti, usati al posto dei materassi che le sono stati portati via. Tutto ciò che le donne non hanno fatto in tempo ad afferrare tra le mani è stato gettato nella spazzatura. Successivamente le sono stati portati via anche gli spazzolini da denti, gli assorbenti, i medicinali, le mascherine mediche e le bottiglie di acqua. Dal 1° novembre alle donne non viene più distribuita la carta igienica. Le donne non vengono portate in doccia e le luci in cella non vengono spente di notte. Nella cella ci sono i pidocchi, comparsi a settembre quando in cella sono state messe addirittura tre senzatetto contemporaneamente. In passato si riusciva a ottenere il sapone e la carta igienica. A volte, però, alla richiesta di distribuire la carta igienica, i dipendenti del carcere rispondevano proponendo di usare le magliette al suo posto.
Le detenute della cella n. 15 hanno deciso di proclamare lo sciopero della fame fino a quando non verranno soddisfatte tutte le richieste: permettere nuovamente le passeggiate, portarle in doccia, spegnere le luci nelle celle di notte, distribuire tutto il necessario secondo le norme e restituirle tutte le cose e i medicinali. Tra le donne detenute c’è anche la giornalista di Belsat, Iryna Slaunikava. Ricordiamo che la giornalista Iryna Slaunikava è stata arrestata, assieme a suo marito, la notte dal venerdì al sabato all’aeroporto di Minsk: la coppia stava tornando dalla vacanza. Sono stati condannati a 15 giorni di arresto amministrativo per “aver distribuito materiale estremista”.