La Bielorussia è tra i dieci paesi più svantaggiati per i lavoratori
Confederazione internazionale dei sindacati (ITUC) ha pubblicato una valutazione dei diritti dei lavoratori nei paesi del mondo. Quest’anno, due nuovi paesi sono nella top 10: Myanmar, dove una giunta militare ha preso il potere, e la Bielorussia.
La Bielorussia in questa classifica è presentata come un paese in cui i diritti dei lavoratori allo sciopero, alla contrattazione collettiva sono violati e dove l’accesso dei lavoratori alla giustizia è limitato.
Naftan, Grodno Azot e Polotsk-Steklovolokno sono citati come esempi di società bielorusse che violano i diritti dei lavoratori.
Sempre per quanto riguarda la Bielorussia, si segnala che dopo le elezioni presidenziali del 2020, il regime di Alexander Lukashenko ha iniziato repressioni contro i sindacati indipendenti, ha vietato tutti i raduni e le manifestazioni, ha fatto irruzione negli uffici di diversi sindacati indipendenti, ha rapito e gettato i rappresentanti sindacali dietro le sbarre.