Il Vaticano continua a monitorare la situazione in Bielorussia
Il direttore della Sala Stampa vaticana Matteo Bruni ha pubblicato una dichiarazione sulla Bielorussia in relazione alle numerose richieste dei giornalisti e alla continua pressione delle autorità sui rappresentanti della Chiesa in Bielorussia. Tra i prigionieri politici bielorussi ci sono anche cattolici, ad esempio la madre di famiglia numerosa, Volha Zalatar, arrestata per il «caso dei polacchi». Cattolico era anche l’attivista Vitold Ashurak, morto nella colonia penale di Shklou.
«La Santa Sede continua a seguire con attenzione gli sviluppi in Bielorussia e i passi intrapresi dalle varie parti interessate, rimanendo impegnata a raggiungere modi democratici e pacifici per realizzare le legittime richieste del popolo bielorusso», si legge nel comunicato ufficiale.